Description
Tutto ha inizio nelle Langhe, a Santo Stefano Belbo, dove Cesare Pavese nasce nel 1908, tra quelle colline che ricorrono con tanta frequenza nelle sue opere. Nonostante il suo indugiare sulle proprie origini contadine, è a Torino che trascorre l’infanzia e compie gli studi. Sempre a Torino inaugura una fertile collaborazione con la casa editrice Einaudi, scopre la letteratura americana e contribuisce a diffonderla in Italia. Ed è lì, infine, che la sera del 27 agosto 1950, in una camera dell’Hotel Roma, viene ritrovato il suo corpo senza vita, insieme a un ultimo biglietto: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Si compie così il capitolo finale di un’esistenza faticosa, insidiata da un senso costante di inadeguatezza e segnata da una profonda solitudine. Un’esistenza che Lorenzo Mondo ricostruisce attraverso le testimonianze degli amici e dei colleghi, ma soprattutto rileggendo e analizzandole opere di Pavese, fino alle vicende del discusso Taccuino segreto, ritrovato dallo stesso Mondo, a cui è dedicato l’ultimo capitolo che viene ad arricchire questa nuova edizione. Quell’antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo, come dimostrano le incoerenze e le sofferenze affettive che costellano la biografia dello scrittore: il rapporto travagliato e ambiguo con il mondo politico, il confino a Brancaleone Calabro sotto il regime fascista, l’amore non corrisposto per Tina e le cocenti delusioni sentimentali… Lorenzo Mondo ci restituisce il ritratto di un artista tormentato e complesso, sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e ciò che invece è, alla sofferta ricerca di una verità e di un riscatto che sembra trovare nella coerenza della scrittura, fino a quando anche questa sarà sopraffatta dal dolore della vita.
Biographical notes
Lorenzo Mondo (Torino, 1931) è un critico letterario, scrittore e giornalista. È stato responsabile delle pagine culturali e vicedirettore della Stampa. È autore dei seguenti romanzi: I padri delle colline (Garzanti, 1988), Il passo dell’unicorno (Mondadori, 1991), Il messia è stanco (Garzanti, 2000; Premio Cesare Pavese) e Felici di crescere (Sellerio, 2020). Come critico ha pubblicato: la monografia Cesare Pavese (Mursia, 1961), Natura e storia in Guido Gozzano (Silva Editore, 1969), Letture negli anni (La Stampa, 1991) e Questi piemontesi. Profili di scrittori italiani tra Otto e Novecento (a cura di Mariarosa Masoero; Olschki, 2014). Si è occupato a lungo di Cesare Pavese, di cui ha scoperto l’inedito Taccuino 1942-43 e di cui ha curato con Italo Calvino la prima edizione dell’epistolario Lettere 1924-1950 (Einaudi, 1966). Quell’antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese (Rizzoli, 2006; ora Guanda, in una nuova edizione) ha vinto il Premio Grinzane Cavour Cesare Pavese per la saggistica.