Description
Di cosa parla questo libro? Parla di scoperte e del piacere di inoltrarsi in mondi che non conosciamo. Parla della curiosità e di come prendersene cura. Parla di meraviglia ma anche di vecchie paure e nuove preoccupazioni.
Leggere la terra e il cielo è un viaggio nell’universo, dal Big Bang alla ‘sesta estinzione di massa’ che stiamo vivendo, attraverso i libri di scienza che l’hanno raccontato. Una biblioteca scientifica minima – da Stephen Hawking a Stephen Jay Gould, da Yuval Noah Harari a Oliver Sacks – letta con lo sguardo non dello scienziato, ma dell’umanista. In ultima analisi con lo sguardo del lettore. Leggere la terra e il cielo è un viaggio tra le meraviglie dell’universo fatto usando i classici della letteratura scientifica come bussola. Là fuori (o dentro di noi: il cervello umano è la struttura più complessa dell’universo) ci sono realtà tanto vaste, complicate, sfuggenti che un osservatore non specialista può solo sentirsi disorientato. Dimensioni subatomiche in cui la realtà bolle come una pentola d’acqua; oggetti cosmici così densi da modificare lo scorrere del tempo; stati della materia esistiti solo frazioni di secondo dopo il Big Bang ricreati nella periferia svizzera; creature preistoriche che sembrano uscite da un incubo di Stephen King; piante che comunicano tra loro; la nascita dell’uomo e la sua estinzione; la fine stessa del cosmo… Lo smarrimento e l’incantamento che ci avvincono al cospetto di fenomeni di questo tipo ce li hanno raccontati gli scienziati e gli scrittori di scienza con i loro libri, da Stephen Hawking a Douglas R. Hofstadter, da Carlo Rovelli a Stephen Jay Gould, Oliver Sacks e tanti altri. Mettendo questi libri uno accanto all’altro si scopre che non solo disegnano una ‘storia portatile’ di tutto ciò che esiste, ma che regalano anche una straordinaria dose di bellezza, un’intensità emotiva e d’immaginazione che solitamente pensiamo esclusiva del romanzo. E che possono rivelarsi un sorprendente antidoto alla malinconia di questi tempi inquieti, un modo per fare i conti con la complessità delle nostre vite, un invito al viaggio. Un’ode alla curiosità infinita degli esseri umani.