Description
Il 17 luglio 1919 le italiane hanno conquistato la capacità giuridica attraverso la legge n. 1176 che ha annullato l’istituto dell’autorizzazione maritale e aperto loro le porte del mondo del lavoro. Sul piano storiografico questa legge è stata a lungo ignorata dagli studi: come se il disinteresse della stampa, liberale e di opposizione, dell’estate 1919 e le aspettative deluse dei circoli femministi, che si attendevano un provvedimento migliore e abbinato alla concessione del diritto di voto, sia stato prodromico a un silenzio ancora più lungo. Nella normativa del 1919 erano presenti evidenti limiti – le donne restavano escluse dalla magistratura, dalla polizia e dall’esercito – e altri ne sarebbero stati aggiunti. Ma si è trattato di un passo significativo e di un’effettiva conquista nella storia dell’emancipazione femminile. Tre settimane dopo il varo della legge si è avuta la prima avvocata italiana, Elisa Comani.
Biographical notes
Marco Severini insegna Storia dell'Italia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata. Ha fondato e presiede l'Associazione di Storia Contemporanea e dirige le riviste «Itineris. Storia dei viaggi in età contemporanea» e «Centro e periferie», unitamente a cinque collane di studi contemporaneistici.
Autore di più di 500 pubblicazioni vertenti sulla storia politica, civile e di genere dell'Italia tra Otto e Novecento, con Marsilio ha pubblicato quattordici volumi, sei come autore (da La rete dei notabili, 1998) e otto come curatore (l'ultimo, La scelta del viaggio, 2017).