Description
«Un miracolo letterario vivente.»
la Repubblica
«La voce di Aharon Appelfeld è la più accorata della letteratura israeliana.»
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«Un miracolo letterario vivente.»
la Repubblica
«La voce di Aharon Appelfeld è la più accorata della letteratura israeliana.»
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È finita la guerra e Theo, giovane ebreo sopravvissuto a un campo di concentramento tedesco, vuole rientrare nel suo paese, in Austria. La strada è lunga e lui è solo e senza mezzi, ma non si lascia vincere dallo sconforto. Lungo il cammino ogni passo, ogni sensazione gli riportano alla mente i giorni felici dell’infanzia, trascorsi per la maggior parte in compagnia della madre, una donna sensibile e delicata, che amava visitare con il figlio cappelle e monasteri cristiani. Il padre di Theo era invece un uomo concreto con cui il bambino non aveva confidenza, dedito al lavoro e sempre impegnato nella libreria di famiglia. L’incontro fortuito con Madeleine, una cara amica di gioventù del padre, di cui Theo si prende cura per un po’, fa però vacillare alcune delle sue certezze... Tra avventure e difficoltà, Theo prosegue poi il viaggio verso quella che nella sua mente è sempre rimasta «casa».
Un romanzo che è un commovente affresco dei giorni successivi alla fine della guerra, in cui riecheggiano gli interrogativi che già sono stati di Primo Levi e Imre Kertész, restituendo lo stato di attesa, di timore, di sospensione tra il ricordo di un passato scomparso e della violenza dei campi e un presente incerto ma anche colmo di speranza.
la Repubblica
«La voce di Aharon Appelfeld è la più accorata della letteratura israeliana.»
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«Un miracolo letterario vivente.»
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«La voce di Aharon Appelfeld è la più accorata della letteratura israeliana.»
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È finita la guerra e Theo, giovane ebreo sopravvissuto a un campo di concentramento tedesco, vuole rientrare nel suo paese, in Austria. La strada è lunga e lui è solo e senza mezzi, ma non si lascia vincere dallo sconforto. Lungo il cammino ogni passo, ogni sensazione gli riportano alla mente i giorni felici dell’infanzia, trascorsi per la maggior parte in compagnia della madre, una donna sensibile e delicata, che amava visitare con il figlio cappelle e monasteri cristiani. Il padre di Theo era invece un uomo concreto con cui il bambino non aveva confidenza, dedito al lavoro e sempre impegnato nella libreria di famiglia. L’incontro fortuito con Madeleine, una cara amica di gioventù del padre, di cui Theo si prende cura per un po’, fa però vacillare alcune delle sue certezze... Tra avventure e difficoltà, Theo prosegue poi il viaggio verso quella che nella sua mente è sempre rimasta «casa».
Un romanzo che è un commovente affresco dei giorni successivi alla fine della guerra, in cui riecheggiano gli interrogativi che già sono stati di Primo Levi e Imre Kertész, restituendo lo stato di attesa, di timore, di sospensione tra il ricordo di un passato scomparso e della violenza dei campi e un presente incerto ma anche colmo di speranza.
Biographical notes
Aharon Appelfeld è nato nel 1932 a Czernowitz, Bucovina ed è morto il 4 gennaio 2018 in Israele. Di famiglia ebraica, fu deportato insieme al padre in un campo di concentramento in Transnistria, dal quale fuggì, nascondendosi per i successivi tre anni nelle foreste. Alla fine della guerra raggiunse l’Italia e da qui si imbarcò nel 1946, per approdare in Palestina. Ha insegnato letteratura ebraica all’università Ben Gurion a Be’er Sheva’ e ha fatto parte dell’American Academy of Arts and Sciences. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Guanda ha pubblicato Badenheim 1939, Storia di una vita, Paesaggio con bambina, Un’intera vita, L’amore, d’improvviso, Il ragazzo che voleva dormire, Fiori nelle tenebre, Una bambina da un altro mondo, Oltre la disperazione, Il partigiano Edmond, Giorni luminosi e L'immortale Bartfuss.