Didier, scrittore ossessionato dalla fine di una storia d’amore con Florence e che vive ancora recluso nel passato, trascorre le giornate vagando malinconicamente per i quartieri di Parigi. Con l’amico Gerard, che lavora all’Ufficio Oggetti Smarriti, dà vita a discussioni filosofeggianti e surreali. Un giorno, costui mostra a Didier uno strano oggetto ritrovato nel giardino di un ospedale psichiatrico: un antico sismografo che reca una dedica per una misteriosa Odette. Chi avrà abbandonato un simile oggetto all’interno di un ex manicomio? Perché? E chi è Odette? Incuriosito, oltre a girovagare per Parigi incontrando personaggi bizzarri, Didier inizia a svolgere alcune indagini insieme a Bernadette, una “frizzante” giornalista. Dopo aver raccolto indizi in una sorta di caccia al tesoro, i due giovani riusciranno a trovare, oltre alla soluzione del mistero, anche se stessi… Commedia surreale dallo stile baldanzoso e vivace, La mongolfiera di Parigi alterna una buffa “azione investigativa” a momenti di pura riflessione ed inconsueto romanticismo.

Simone Meazza è nato 38 anni fa a Magenta (MI). Dopo aver frequentato il Liceo Classico ed essersi laureato in Giurisprudenza, si è iscritto all’Ordine degli Avvocati nel 2011. Accanito lettore, ama soprattutto la letteratura francese e, in particolare, quella surrealista: tra i suoi scrittori preferiti ci sono Arthur Rimbaud, Charles Baudelaire, Raymond Queneau, Jacques Prévert ed André Breton. È innamorato di Parigi, che per lui è come una seconda casa in cui spesso si rifugia. “La mongolfiera di Parigi” è il suo primo romanzo.