Description
Il volume, frutto del lungo lavoro di ricerca supportato da Getty Foundation di Los Angeles, ridisegna la storia del Palazzo di Venezia - ora sede del Museo Nazionale - e delle sue collezioni di scultura, testimonianze della "vocazione" del monumento già dalla metà del XV secolo. Attraverso le indagini archivistiche, il testo ricostruisce le vicende politiche, diplomatiche e architettoniche legate al maestoso edificio dal 1564, a seguito della donazione da parte di papa Pio IV Medici alla Serenissima Repubblica di Venezia; e dal successivo passaggio, dopo le campagne napoleoniche e il Trattato di Campoformio (1797), al dominio degli Asburgo per ospitare l'Ambasciata austriaca presso la Santa Sede e, dal 1871, la legazione austro-ungarica presso il Regno d'Italia. Al contempo, il volume analizza la formazione e la successiva dispersione delle collezioni di scultura antica raccolte nel palazzo dai cardinali veneziani Pietro Barbo, divenuto poi papa Paolo II (1464-1471) e Domenico Grimani, titolare di San Marco dal 1503 al 1523. Sulla traccia delle fonti storiche e dei disegni di Amico Aspertini e di Frans Floris, si è potuto ricostruire il fasto delle collezioni archeologiche conservate nell'edificio e oggi confluite nei più importanti musei italiani e stranieri.
Biographical notes
Maria Giulia Barberini, storico dell'arte presso la Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Roma, si occupa dal 1983 delle sezioni di scultura del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia. Ha curato il catalogo scientifico della ‘sezione marmi e materiali lapidei': Tracce di pietra. La collezione dei marmi di Palazzo Venezia (Roma 2008). Matilde De Angelis d'Ossat, archeologa presso la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, è direttrice del Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps. Gli studi più recenti sul collezionismo di antichità sono dedicati ai marmi e ai materiali lapidei del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia (Tracce di pietra. La collezione dei marmi di Palazzo Venezia, Roma 2008), e alle sculture conservate in Palazzo Altemps, con particolare interesse per la storia del Trono Ludovisi. Alessandra Schiavon, archivista, lavora dal 1980 all'Archivio di Stato di Venezia, dove si occupa in particolare di ricerca nel settore storico-artistico, in collaborazione con varie Istituzioni italiane e straniere, e dal 2002 anche presso la Soprintendenza archivistica per il Veneto. Insegna diplomatica a Venezia e Mantova. Ha collaborato ai volumi Dopo la Serenissima. Società, amministrazione e cultura nell'Ottocento veneto (Venezia 2001), e Santa Maria dei Miracoli di Venezia. La storia, la fabbrica, i restauri (Venezia 2003).