Description
Una produzione ampia e complessa, quella che in Italia va sotto l’etichetta di «giallo». Si legano, questi romanzi, fortemente ai tempi in cui sono nati: ne esprimono, in vario modo, la problematicità. La comunicano in modo più immediato di quanto non facciano, a volte, dotti e ponderosi studi che trattano temi analoghi. E insieme sono ben recepiti dalla stessa critica letteraria. Si tratta infatti, in genere, di libri godibili: con trame avvincenti, numerosi colpi di scena. Con personaggi tratteggiati con competenza e attenzione, più credibili di quanto non lo fossero alcuni dei protagonisti della fine ’800, della prima parte del ’900. Tra gli scritti di Conan Doyle o di Agatha Christie e gli scrittori di oggi troviamo l’hard boiled school, che con Dashiell Hammett e Raymond Chandler ha insegnato a molti come vanno ambientati i romanzi, caratterizzati i personaggi. Ha insegnato un certo realismo sociale, la creazione di investigatori che sono uomini e donne con debolezze, difetti, ideali, piuttosto che non improbabili eroi letterari. Oggi, con questi scritti, attraversiamo ampie metropoli, zone alte e lussuose, insediamenti urbani poveri e fatiscenti. Metropoli caratterizzate da violenza e degrado, da lotte di potere e sfruttamento, da problemi di sopravvivenza: specie se si è immigrati, donne sole, minori a rischio. Le vie del giallo sono oggi percorse da uomini e donne: scrittrici apprezzate, ma anche professioniste capaci. Non solo vittime.