Description
In quali termini si può parlare del “potere delle donne” tra Cinque e Seicento? Una partecipazione limitata e minoritaria al potere maschile? Contropoteri illeciti e seduttivi? Poteri delegati, indiretti, informali?
Regine e reggenti, governatrici, tutrici, ambasciatrici, spose e madri di principi: le donne abitano la sfera pubblica, rivelando quanto il campo dei rapporti di potere sia potentemente strutturato e attraversato dalle relazioni di genere.
Nella complessa rete delle relazioni dinastiche, familiari, cetuali e intellettuali che percorrono l’Europa del tempo, il “filo rosso” della presenza femminile disegna nuove strategie politiche e simboliche per la conquista di un inedito primato.
Ciò vale anche per Roma, “città del Papa”, dove proprio le donne della famiglia papale, tra luci ed ombre, accrescono significativamente la loro influenza sulle fazioni politiche, nel cerimoniale di corte, nella vita stessa della Curia.
Biographical notes
Francesca Cantù insegna Storia moderna presso l’Università Roma Tre. Per Viella ha pubblicato, tra l’altro, La Conquista spirituale. Studi sull’evangelizzazione del Nuovo Mondo (2007), ha curato il volume Las cortes virreinales de la Monarquía española. América e Italia (2008) e dirige la collana Frontiere della modernità.