Description
Nel 1958 un giovane di vent’anni, sposato e padre di una bambina di pochi
mesi, ritorna a Paradise, in California. Il ragazzo sbarca il lunario facendo i
più disparati lavori.
Quel ragazzo si chiama Raymond Carver e il suo sogno è quello di
diventare uno scrittore.
Negli stessi mesi Edward Hopper, ormai pittore affermato, compie con la
moglie Jo un viaggio in macchina negli States e un giorno si ferma vicino al
fiume Butte Creek, in California.
Tra lo scrittore e il pittore si crea un sodalizio improvvisato, un incontro
magico in cui due tra le più potenti menti del Novecento americano
confrontano le loro visioni dell’arte e del “realismo”, che li unisce.
In questo racconto immaginario Aldo Nove mette a confronto due delle
personalità più eminenti della cultura americana del Novecento. Malgrado la
differenza e il mezzo usato per esprimersi, li accomuna un forte senso
dell’immanente sospeso, quella poetica dell’apparenza troppo lirica per
essere piattamente realista e troppo reale per abbandonarsi a qualunque
forma di effetto che non sia la pura magia dei fatti. Degli sguardi, degli spazi,
delle parole. Del silenzio.
Biographical notes
Aldo Nove (Viggiù, 1967) ha pubblicato nel 1996 con Castelvecchi il suo primo libro, Woobinda.
Un suo racconto è apparso nell’antologia Gioventù cannibale. Nella collana Einaudi “Stile libero” sono stati pubblicati Puerto Plata Market (1997), Superwoobinda (1998), Amore mio infinito (2000) e La più grande balena morta della Lombardia (2004). Nella “Collana di Poesia” Einaudi sono apparsi la raccolta, con Raul Montanari e Tiziano Scarpa, Nelle galassie oggi come oggi. Covers (2001) e Maria (2007). Nel 2006 ha pubblicato per Laterza Milano non è Milano e, per “Stile libero/Inside”, Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese. Nel 2010 ha pubblicato La vita oscena, testo autobiografico che ripercorre la sua vita dall'infanzia all'età adulta.