Il 19 luglio 1943 Lore Berger inviò il manoscritto di questo romanzo al premio letterario Gutenberg di Zurigo. Tre mesi dopo la giuria rese noto il suo verdetto: La collina misericordiosa era quinta in classifica, preceduta da quattro opere oggi dimenticate, ritenute allora più «edificanti». Lore Berger si era però suicidata, poco più che ventenne, il 14 agosto. Nella sorte toccata al suo romanzo avrebbe letto una conferma a quelle accuse di insensibilità e di conformismo ipocrita che La collina misericordiosa rivolgeva alla società e alla vita svizzera dell'epoca. Perché proprio questo è al centro della sua opera: il contrasto fra la sete di assoluto, il desiderio di vivere una grande passione dell'anima e del cuore e la meschina realtà dei sentimenti, degli incontri e delle avventure possibili. Acuto e toccante referto di una crisi dello spirito europeo che attraversa i primi cinquant'anni del secolo, La collina misericordiosa mantiene nel tempo la straordinaria freschezza di un diario di adolescente che attraverso la scrittura raggiunge un livello di compiuta espressione e di storica testimonianza.

Lore Berger nasce a Basilea il 17 dicembre 1921. Risalgono agli anni del ginnasio i primi lavori letterari, poesie, fiabe, racconti brevi. Nel 1939, superata con successo la maturità, si iscrive alla facoltà di Lettere e inizia a collaborare con giornali locali. Nel 1941 si arruola nel Servizio Ausiliario Femminile. Nei momenti liberi si dedica alla stesura di La collina misericordiosa. Nel 1943 lascia il servizio ed è assunta come segretaria presso il Servizio di Tutela di Basilea. Il 19 luglio invia il manoscritto del romanzo alla giuria del premio letterario Gutenberg di Zurigo. Il 14 agosto si toglie la vita gettandosi dall'alto della torre idrica del Bruderholz.