Description
Quali furono i percorsi di carriera dei papi dell’età moderna. Perché essi furono con poche eccezioni tutti italiani e quale era il ruolo e la funzione dei cardinali. Come andò ad organizzarsi la Curia. Quanto (e se) operarono i pontefici perché Roma divenisse degna capitale papale e non solo un luogo che evocava una antica e gloriosa memoria che poco o quasi nulla aveva da spartire col cristianesimo. Ancora, dove risiedettero i papi in Roma prima che il 20 settembre 1870 li riducesse infine in quel Vaticano che avevano fino ad allora trascurato. Come era organizzata la loro giornata di lavoro e quale era la loro disponibilità economica.
Di questo e d’altro tratta il volume, affrontando questioni che di per sé non sono tali da ambire a spiegare da sole che cosa furono i papi nell’età moderna, ma che possono far luce, questo è l’auspicio, su taluni elementi anche assai rilevanti legati all’attività dei pontefici romani non sempre ben considerati o conosciuti. Elementi riguardanti i papi, e, ancora, e forse soprattutto, il controverso rapporto tra la Santa Sede e l’Italia. C’è una forte coerenza nell’atteggiamento del papato verso la realtà italiana: motivazioni storiche che non hanno ancora consentito di tracciare una linea definita tra le due sponde del Tevere.
Biographical notes
Antonio Menniti Ippolito (Napoli 1960) si è occupato nelle sue ricerche di storia veneta, della città di Roma e della Curia papale. Ha pubblicato Politica e carriere ecclesiastiche nel secolo XVII. I vescovi veneti fra Roma e Venezia (Bologna, Il Mulino 1993); Fortuna e sfortune di una famiglia veneziana nel Seicento (Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 1996). Per la Viella ha pubblicato anche Il tramonto della Curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale tra XVI e XVII secolo (1999) e Il governo dei papi nell’età moderna. Carriere, gerarchie, organizzazione curiale (2007). Ha condiretto la Enciclopedia dei papi edita dalla Treccani nel 2000.