Description
Questo numero della rivista prende in esame l’antifascismo come uno degli orizzonti tematici che meglio consentono di mettere a fuoco i problematici rapporti tra il cinema e la storia in Italia. È infatti su tale terreno che più chiaramente si evidenzia la relazione “non riconciliata” tra i due ambiti soprattutto laddove essa si definisce nella continua rincorsa di un epos nazionale che proprio nel mito resistenziale tenta di rintracciare il suo terreno d’elezione. I saggi contenuti nel presente dossier si soffermano su un lungo e articolato percorso che va dalla ricerca della nuova identità nazionale passante attraverso il sacrificio cruento e la conseguente monumentalizzazione dei martiri della guerra attuata dal cinema del dopoguerra alla disillusione che sopraggiunge con la fine dell’unità resistenziale; dalla storicistica (quanto ideologica) esigenza espressa dalla produzione filmica dei primi anni ’60 di porre il presente in continuità con il passato della guerra partigiana alla presa d’atto dell’incapacità di dare vita, come già accaduto per il Risorgimento, ad una vera e propria “grande narrazione” nazionale, fino al connubio tra contrapposizione generazionale e utopia che sostanzia il cinema più recente in cui è il concetto stesso di antifascismo a diventare di per sé problematico, aprendosi ad una serie di nuovi significati che i film, ma anche la televisione ed altri media di nuova generazione, faticano a interpretare.