Description
Il presente studio propone un’interpretazione del pensiero della tecnica del Novecento (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) alla luce della mutazione fondamentale del nostro tempo per cui il reale diviene il luogo dell’operare tecnico e l’uomo si autocomprende sempre di più come mero componente di un Sistema tecnico (Ellul), che segue esclusivamente le proprie ferree leggi di autopotenziamento, o come ingranaggio di una Megamacchina tecnico-economica (Latouche). Le dinamiche ibridative uomo-tecnica, al centro della riflessione del postumanismo, delineano inedite figure dell’umano, ma sembrano immunizzarlo da ogni autentico incontro con l’alterità, traducendo la tragicità del divenire nei termini rassicuranti e narcotici di una fantasmagoria metamorfica.
Biographical notes
Sandro Gorgone è professore associato di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Messina. Tra le sue pubblicazioni: Il tempo che viene. Martin Heidegger: dal kairós all’Ereignis (Napoli 2005); Nel deserto dell’umano. Potenza e Machenschaft nel pensiero di Martin Heidegger (Milano-Udine 2011); Strahlungen und Annäherungen: die stereoskopische Phänomenologie Ernst Jüngers (Tübingen 2016); The Pertinence of the Exodus (Wilmington – Delaware USA 2019, ed. con L. Mackowitz).