Description
Il primo volume della monumentale quadrilogia consacrata al pensiero ermetico dell’inizio della nostra era, sotto il titolo un po’ provocatorio de La rivelazione di Ermete Trismegisto, presenta: un quadro dell’epoca e dell’ambiente che hanno visto la nascita dell’ermetismo e la sua diffusione, nelle sue due forme, popolare e dotta; i contorni della storia di Hermes-Thoth e del ruolo che una stupefacente fortuna ha assegnato a questa divinità, nata in Egitto e dilatatasi nel mondo greco-romano; una lunga rassegna degli scritti trasmessi sotto il nome di Trismegisto, riguardanti le scienze occulte dell’antichità (astrologia, alchimia, magia e terapeutica) e una loro approfondita analisi, ma anche le loro verità trascendenti su Dio, l’uomo e il mondo, o, altrimenti, il logos rivelatore di Ermete. Con questo esame generale del bisogno di rivelazione, che tormentava un così gran numero di pensatori della tarda epoca ellenistica, si presenta il cardine e il passaggio al secondo e prossimo volume.
Biographical notes
André-Jean Festugière (1898-1982) è stato uno dei maggiori studiosi dell’ermetismo e del neoplatonismo. Curatore con A.D. Nock dell’edizione critica del Corpus Hermeticum (1945 e 1954), ha pubblicato in seguito l’imponente studio La révélation d’Hermès Trismégiste (1944-1954) in cui l’ermetismo viene messo a confronto con i grandi temi della filosofia neoplatonica. Tra le sue opere ricordiamo le monografie dedicate a Platone ed Epicuro, le ampie sillogi di studi sulla religione e la filosofia greca, nonché la traduzione del commento al Timeo di Proclo.
Moreno Neri ha curato, commentato e tradotto (dall’inglese, dal francese e dal greco antico) opere su Pletone, sul Tempio Malatestiano e su Sigismondo Pandolfo Malatesta, uno dei patroni della rinascenza neoplatonica. Ha curato: Commento al sogno di Scipione di Macrobio (2007), Trattato delle virtù di Giorgio Gemisto Pletone (2010), Dialoghi per Massoni di Gotthold Ephraim Lessing e Johann Gottfried Herder (2014). Ha pubblicato inoltre In cerca di Ipazia (2016).