La meta-scrittura dell’ultimo Pasolini

Tra “crisi cosmica“ e bio-potere
Autore:
Editore:
Anno:
2011
ISBN:
9788820754105
DRM:
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Descrizione

Nell’Abiura dalla «Trilogia della vita» (giugno 1975) Pasolini dichiarava che con l’accamparsi assoluto e totalitario dell’universo moderno del presente erano andati scomparendo, oltre alla sacralità del passato, anche il corpo («l’ultimo luogo in cui abitava la realtà») e insieme la poesia, che dava voce e vita al corpo. Tale scomparsa aveva comportato sempre più in lui negli ultimi anni una spasmodica tensione meta-scritturale, la pratica cioè di una scrittura che “urla” l’impossibilità della scrittura. Nel momento in cui l’esito colonizzatore del nuovo Potere consumistico sembrava consistere ormai, biopoliticamente, nella «presa della morte sulla vita», e sembrava dare luogo ad una neo-borghesia come «forma razziale» dell’umanità intera, egli allora metteva in scena l’aspirazione a movimenti leggeri, straniati, ‘mozartiani’: metafora dell’illusione, angosciosamente livida e prometeica, di trasformare la morte in vita artificiale, da Orgia a Porcile a Salò a Petrolio.  



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