Description
Il volume affronta un periodo chiave per la diffusione dell’illuminazione artificiale, il XVIII secolo. Mutano le abitudini delle élites, e si genera, con molte difficoltà, una domanda più ampia che trova nello sviluppo scientifico del tempo le prime risposte. Argand ottimizza la lampada a olio, mentre l’inizio dell’Ottocento vede i primi tentativi di impiego del gas illuminante nelle residenze e nei luoghi di lavoro, per estendersi poi a un campo di applicazione, l’illuminazione pubblica, che nei decenni precedenti dalle capitali si è diffuso in tutti i centri urbani di medie dimensioni, fino a diventare rete: un sostanziale salto di scala. I saggi leggono queste dinamiche nell’Italia del Nord, e in particolare a Milano, il grande centro europeo della produzione del cristallo di rocca, un complemento essenziale dei primi lampadari che nel Seicento si erano lentamente diffusi nelle regge e nelle più ricche residenze aristocratiche.
Biographical notes
Alberto Grimoldi, laureato in architettura al Politecnico di Milano, visiting professor all’Università di Ginevra (1991-1996) e all’École Nationale des Chartes (2004). Dal 2000 ordinario di restauro architettonico al Politecnico, Coordinatore del Dottorato di Conservazione dei Beni Culturali (2001-2009), Direttore della Scuola di Specializzazione in tutela dei beni architettonici e del paesaggio (2011-2019), presidente del Corso di laurea in Architettura. Ha condotto numerosi restauri di edifici storici pubblici e privati. Si occupa anche degli impianti e del clima degli edifici storici. Le sue pubblicazioni concernono in particolare la storia della costruzione, soprattutto in Età Moderna, e la storia della tutela.
Angelo Giuseppe Landi, PhD in Conservazione dei Beni Architettonici presso il Politecnico di Milano, dove attualmente è ricercatore in Restauro architettonico, ha sviluppato ricerche sugli impianti tecnologici negli edifici storici, e in particolare sull’illuminazione artificiale – dal lume a candela all’avvento del gas illuminante – e sulla storia della costruzione, questi ultimi perlopiù riferiti alla città di Cremona. Ha partecipato come relatore a diversi convegni nazionali e internazionali ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
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