Description
Ho bruciato il mio viso e provato ad accecarmi perché ho aderito alla pelle torturata del Cile, ho voluto morire anch’io di tanta morte. Però non sono morto. Raúl Zurita
Quando la poesia cessa di essere testo letterario? Quando inizia a servire la causa della libertà, del diniego di storture sociali e del sopruso, in opposizione al declino di un’epoca corrotta? Può, la poesia, farsi canto, accompagnare l’intimo anelito di bellezza, pace e condivisione? La vita e l’opera di Raúl Zurita riescono a rispondere a tali quesiti e divenire testimonianza rilevante, sia durante la durissima dittatura cilena di Pinochet sia nel buio dell’era contemporanea, cantando al cuore e facendo commuovere pubblici di vari paesi e lingue.
Questo volume presenta sia i testi più famosi di un poeta che da quarant’anni è protagonista indiscusso del panorama poetico del suo paese sia una silloge di contributi critici che illustrano varie tappe e vari libri del poeta cileno. In coda al volume, una sezione speciale su canto e poesia, e sull’incrocio tra le due arti a cui Zurita si è avvicinato nell’ultima fase del suo percorso di scrittura e performance, approfondisce l’opera poetica di alcuni cantautori odierni.
Biographical notes
Marco Fazzini è docente all'Università di Ca' Foscari, Venezia, critico, traduttore ed editore di una collana per la casa editrice Edizioni del Bradipo. Ha pubblicato articoli e diversi libri sulle letterature postcoloniali e ha tradotto alcuni dei principali poeti contemporanei di lingua inglese. È direttore artistico del festival di poesia e musica “Poetry Vicenza”.