Beschreibung
600.000 italiani rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale di Mussolini dopo l'8 settembre. Furono trasformati in lavoratori coatti da Hitler e oltre 50.000 persero la vita.Protagonisti del primo 'referendum antifascista', questi italiani hanno sempre fatto fatica a trovare un riconoscimento nella memoria della guerra e della Resistenza e in questi ultimi anni sono diventati un oggetto di contesa politica. Di recente hanno preso a essere più considerati – dalle istituzioni, dalla retorica celebrativa, da un certo associazionismo – ma solo come prigionieri maltrattati: il loro no al fascismo di Salò ne risulta quindi depotenziato di ogni valore morale e politico. Sono tornati a essere dei prigionieri e non dei 'resistenti senz'armi'. Il libro ricostruisce questo cambiamento: dal silenzio al riconoscimento, alla retorica celebrativa e al depotenziamento morale e valoriale. Documenta come l'Italia della seconda repubblica sia anche un tempo di contese memoriali, un tempo nel quale la Resistenza rischia di finire accantonata.
Biografische Notizen
Nicola Labanca insegna Storia contemporanea all'Università di Siena. Si occupa di storia militare e di storia coloniale, della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Collabora da decenni con l'Istituto nazionale Ferruccio Parri (già Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia). Ha, tra l'altro, curato: Città sotto le bombe. Per una storia delle vittime civili di guerra (1940-1945) (2018); Il nervo della guerra. Rapporti delle Militärkommandanturen e sottrazione nazista di risorse dall'Italia occupata (1943-1944) (3 volumi, 2019); La guerre du désert 1940-1943 (con D. Reynolds e O. Wieviorka, 2019); Ferruccio Parri e le Italie del Novecento (2021);Guerre ed eserciti nell'età contemporanea (2022). Per Laterza ha diretto il Dizionario storico della Prima guerra mondiale (2014) e ha partecipato al volume collettaneo Storia mondiale dell'Italia (a cura di A. Giardina, 2017).