Beschreibung
Le parole e i gesti di papa Francesco sembrano essere un riferimento importante su molte grandi questioni sia per i credenti sia per i non credenti. Tuttavia, dietro l'adesione di facciata al corso del nuovo pontificato, si perpetua troppo spesso il vizio di strumentalizzare Dio per legittimare le proprie posizioni senza voler cambiare nulla. Non ci si può dichiarare cristiani e prendere parte alle ingiustizie. Non ci si può dichiarare cristiani e accettare la discriminazione di omosessuali, nomadi, carcerati, migranti. Non ci si può dichiarare cristiani ed essere complici della distruzione e dell'usurpazione dell'ambiente. Non ci si può dichiarare cristiani e professare il razzismo. Il libro racconta in prima persona le difficoltà incontrate a tutti i livelli nel proporre l'accoglienza di chi sta ai margini, nei trent'anni dedicati al Centro Balducci per immigrati e profughi (a Zugliano, vicino Udine). Accanto allo sdegno morale per una colpevole indifferenza diffusa dentro e fuori la Chiesa, così come per una politica ritardataria, attendista, autoreferenziale, c'è anche spazio per le esperienze positive e per una speranza. Quella che ciascuno impari a prendersi cura, per quanto può, delle sorti degli altri.
Biografische Notizen
Pierluigi Di Piazza, prete dal 1975, laureato in Teologia, ha ricevuto nel 2006 la laurea ad honorem dell'Università degli Studi di Udine quale 'imprenditore di solidarietà'. Insegnante per 30 anni, nel 1988 ha fondato il Centro di accoglienza per stranieri e di promozione culturale "Ernesto Balducci" di Zugliano (Udine) di cui è responsabile. Collabora con giornali e riviste. Tra le sue pubblicazioni, Nel cuore dell'umanità, storia di un percorso (2006), Questo straordinario Gesù di Nazaret (2010) e Io credo. Dialogo tra un'atea e un prete (con Margherita Hack, 2012).