Beschreibung
Quanti di noi affidano i propri anziani alle cure di un’assistente familiare? Questa ricerca etnografica, scritta con lo stile narrativo e intimo di un diario di viaggio, parte dall’osservazione quotidiana della relazione di cura tra una “badante venuta dall’Est” e i suoi “nonni italiani”, per poi seguirne il ritorno nel paese d’origine, la Moldavia, piccola repubblica ex sovietica ai confini dell’Unione Europea. Qui, come in Romania o in Ucraina, il mercato del lavoro e gli stessi rapporti familiari negli ultimi vent’anni sono stati ristrutturati insieme alle case di chi lavora all’estero. La catena globale della cura coinvolge mariti, figli, parenti, vicini di casa e amici in complesse dinamiche relazionali che mettono in discussione gli equilibri dei contesti rurali in cui vivono le famiglie delle donne che lavorano in Italia. Esplorare tali mutamenti ci permette di comprendere la rilevanza di un processo che ha cambiato non solo la vita di tante famiglie italiane, ma anche le società dell’Europa orientale post-socialista. Il volume viene proposto, a dieci anni dalla prima edizione, arricchito di una nuova postfazione dedicata ai “figli delle badanti” e al ruolo che i migranti moldavi giocano nel contesto del confronto geopolitico tra Europa e Russia.
Biografische Notizen
Francesco Vietti, antropologo, è attualmente assegnista di ricerca all’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di migrazioni, turismo, patrimonio culturale e trasformazione urbana, svolgendo ricerche nell’Europa orientale e mediterranea. Coordina progetti di antropologia applicata nell’ambito del turismo responsabile e dell’educazione interculturale. Tra le sue pubblicazioni: Hotel Albania (2012) e, con Carlo Capello e Pietro Cingolani, Etnografia delle migrazioni (2014).