Catene di libertà

Per due anni rapito nel Sahel
Editore:
Anno:
2021
Numero pagine:
200
ISBN:
9788830725256
DRM:
Social DRM
Layout:
Reflowable

€9.49

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Descrizione

"Perché il Signore mi ha abbandonato?". È la domanda che spesso arrovella padre Gigi, in balia dei suoi sequestratori per oltre due anni tra le savane del Sahel e le dune del Sahara. Sempre dormendo, ogni notte, all’addiaccio, spesso con i piedi incatenati. Esperienza che per diversi mesi ha condiviso con altri ostaggi. È, questo, un «quaderno dal carcere» che oscilla tra cronologia e introspezione, in cui i momenti di sconforto, accentuato dal pensiero costante dei familiari e degli amici che il missionario immagina angosciati e preoccupati, si alternano a quelli di speranza. Senza l’ausilio di una Bibbia a tener viva la fede, sottoposto a un lunghissimo digiuno eucaristico, padre Gigi scopre in sé nuove risorse e una nuova dimensione del vivere e del credere: «È proprio in questa prova delle catene che il mio spirito si libera. Perché i miei piedi sono incatenati, ma il cuore no». Una testimonianza drammatica, che accende nel lettore spunti di profonda riflessione ed è capace di fargli toccare con mano la forza tranquilla della fede.


Biographical notes

Pier Luigi Maccalli, nato a Madignano (Cremona) nel 1961, frequenta il Seminario Vescovile di Crema, dove è ordinato prete nel 1985. Diventa poi membro del-la Società delle Missioni Africane (Sma), fondata nel 1856 dal vescovo francese mons. Melchior de Marion Brésillac. È per dieci anni missionario in Costa d’Avorio e per un altro decennio animatore missionario e formatore in Italia; nel 2007 viene inviato nel sud-ovest del Niger, parrocchia di Bomoanga. Il 17 settembre 2018 è stato sequestrato dai jihadisti del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim) e tenuto ostaggio fino alla liberazione avvenuta l’8 ottobre 2020. Dice p. Gigi: «Adesso sono libero per liberare il perdono e spegnere sul nascere ogni inizio di violenza. Sono libero per liberare l’accoglienza e consolare chi è affaticato e oppresso. Sono libero per liberare la parola e dire a tutti di non incatenare mai nessuno». E papa Francesco a riguardo: «Noi abbiamo sostenuto te, ma tu hai sostenuto la chiesa»


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Localizzazione

10.59141058, 14.32028994

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