Descrizione
Il Sederologo si aggira affranto per rue Saint Denis, Chateau-Rouge, dove il melting pot – un bazar nero di razze, lingue, stili, musiche, danze – sembra una diaspora africana in miniatura: congolesi, ivoriani, camerunensi, maghrebini e antillani ovvero «i negri albini», j’accuse vivente ai neri d’Africa che li vendettero come schiavi. Tutti insieme a riempire condomini e bar chiassosi come il Jip’s. Esule della Repubblica del Congo, raffinato dandy, cultore della scienza dei sederi – dimmi come cammini e ti dirò chi sei –, membro della Società dei «Sapeur» – i neri che amano vestire bene perché anche «se l’abito non fa il monaco, è comunque dall’abito che si riconosce il monaco» –, il Sederologo è stato piantato dalla donna per l’Ibrido, un «primitivo» suonatore di tam tam in un gruppo che non conosce nessuno. Il Sederologo, fedele alter ego dell’autore, ricorre allora alla scrittura – tormentata, diaristica, colorita – per attutire il dolore dell’abbandono, la delusione della paternità sfumata. Mabanckou, con umorismo e ironia, mescola finzione e ricordi autobiografici per dire la sua sulla condizione dei neri nella Francia di oggi, specchio di un’integrazione progredita ma difficile: neri divisi come in patria e senza leadership, scettici sull’Unione Africana, ma sempre e comunque fratelli. I «piccoli bianchi» rimangono sullo sfondo come appunti dimenticati, ingabbiati nei loro pregiudizi piccolo-borghesi. È una parabola esistenziale quella del Sederologo, una autofiction camuffata in cui Mabanckou si muove con disinvoltura alternando uno stile potente intriso di citazioni alla lingua viva della banlieue, perché «la lingua francese non è di proprietà della Francia, ma di chi la parla».
Note biografiche
Alain Mabanckou è nato a Pointe-Noire nel 1966. Dopo gli studi, si è trasferito in Francia nel 1989. Autore di fama mondiale, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Prix Renaudot, il Prix Georges Brassens e il Grand Prix de Littérature Henri Gal conferitogli dall’Académie française. Nel 2015 è stato finalista al Man Booker International Prize ed è entrato nella cinquina del premio Strega Europeo con «Pezzi di vetro» (66thand2nd, 2015). «Black Bazar» (2010, 2024) è il primo dei dieci romanzi dell’autore pubblicati da 66thand2nd.