Descrizione
Con Eva virale capiremo che la vita si sviluppa ignorando i confini di genere, specie e nazione, scopriremo che non c’è ragione per credere che della vita sia proprietario solo l’Occidente patriarcale e impareremo che la sopravvivenza terrestre è sempre più dipendente dalla fine del capitalismo.
Vivere bene non vuol dire “crescere all’infinito”. Questo concetto ce lo insegnano le piccole e grandi forme di vita: batteri, virus, cetacei e la Terra nel suo insieme. Tuttavia, molti umani ritengono di poter disporre del pianeta a proprio vantaggio. Complice il capitalismo, questa presunzione di specie ha creato i fenomeni della sesta estinzione di massa e del riscaldamento globale. L’antropocentrismo ha inoltre escluso donne, persone LGBTQI+ e tutta l’alterità non-umana dall’accesso ai saperi, appropriandosene.
Per invertire la rotta è necessario ripartire dall’etica e dalle scienze considerate eretiche, come l’etica materialista e le epistemologie e biologie cyborg e transfemministe.
Note biografiche
Angela Balzano è ricercatrice precaria eco/cyborg/femminista, coordinatrice e docente del modulo Scienze del Master in Studi e politiche di genere dell’Università degli Studi Roma Tre. Attualmente è docente a contratto presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e tutor in Women and Law per il Master GEMMA. Ha curato le traduzioni: Il postumano (2014) e Materialismo radicale (2019) di Rosi Braidotti; Biolavoro globale (2015) di Melinda Cooper e Catherine Waldby; Le promesse dei mostri (2019) di Donna Haraway. Con Carlo Flamigni ha scritto Sessualità e riproduzione (2015).