Descrizione
Il saggio nasce dal desiderio di valorizzare, con uno sguardo complessivo e un approccio comparativo, ricerche svolte nell’arco di due decenni e apparse con un taglio preliminare in diversi contesti disciplinari. I due assunti principali che si intrecciano comprendono il legame tra migrazioni, nell’accezione transnazionale, e il tema della memoria, con i relativi percorsi circolari, ellittici, di ritorno e per loro natura non racchiudibili all’interno dei confini dello Stato-nazione. I temi trattati comprendono le vecchie e le nuove migrazioni italiane verso la Confederazione elvetica, le cosiddette “seconde generazioni” tra cui giovani d’origine italiana presenti da tempo nel paese e le dinamiche dell’invecchiamento in un’ottica nazionale ed europea. Infine, la trattazione assume connotati formativi, laddove nella parte conclusiva è messo in luce il legame tra la ricerca su migrazioni, identità e memoria e la sua condivisione attraverso le pratiche educative.
Note biografiche
Paolo Ruspini è professore associato al dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre e ricercatore associato all’Istituto di Ricerche Sociologiche dell’Università di Ginevra. Tra le sue pubblicazioni: Migration in the New Europe (con A. Górny, 2004), Prostitution and Human Trafficking (con A. De Nicola, A. Cauduro, M. Lombardi, 2008), Migration and Transnationalism between Switzerland and Bulgaria (con M. Richter, D. Mihailov, V. Mintchev, M. Nollert, 2016) e Migrants Unbound (2019).