Descrizione
La satira del o contro il villano ha attraversato molti generi e testi della letteratura tardomedievale e poi moderna. Fioriscono nel tardo medioevo, infatti, molti degli stereotipi sui contadini – furbi, bugiardi e ladri, oltre che ignoranti, puzzolenti e irascibili – che trovarono nella modernità nuova linfa vitale, sopravvivendo fino ai giorni nostri in detti e figure popolari. Questo libro esplora il rapporto con la realtà di alcune di queste immagini al momento del loro emergere letterario, indagandone il grado di realismo e l’impatto sociale, nella misura in cui politiche anticontadine basate su argomenti analoghi a quelli esposti in letteratura confluirono negli statuti comunali, e tracce degli stessi insulti e delitti riportati dalla satira si possono leggere nella documentazione giudiziaria delle città italiane del Tre-Quattrocento.