Descrizione
«Un romanzo come nessun altro».
Amitav Ghosh
Shai è una giovane donna indiana disillusa e stanca, ma decisa a ritrovarsi. Un viaggio per salutare la sua vecchia
tata le farà scoprire radici indigene che le parlano di futuro più di quanto non facesse la grande città. Evelyn è una studentessa dell’Inghilterra edoardiana che osa interessarsi di botanica e salpare alla volta dell’India non per cercare un marito, ma una pianta da studiare. E poi c’è Goethe, lo scrittore, che durante il suo viaggio in Italia trova un’ispirazione decisiva e illuminante. Tre storie, tre epoche, tre luoghi diversi. Tre personaggi che, a un certo punto della loro vita, si ritrovano a cercare una pianta nota come Diengiei, che grazie a un’auto-metamorfosi costante sembrerebbe contenere in sé le caratteristiche di qualunque altra pianta al mondo. Viaggi diversi, ma uniti dall’ascolto di una natura senza tempo, in cui tutto risuona, tutto è connesso: l’urgenza delle emozioni, la necessità della riflessione, la sete di avventura e di giustizia. Che il Diengiei sia reale o leggendario alla fine non conta, nella ricerca trovano qualcosa di veramente prezioso: un sentiero da percorrere che dà serenità e appagamento alle loro vite. Un libro in cui immergersi, un romanzo audace e con una sorprendente potenza evocativa, da una delle voci più apprezzate della narrativa e della poesia indiana contemporanea.
Amitav Ghosh
Shai è una giovane donna indiana disillusa e stanca, ma decisa a ritrovarsi. Un viaggio per salutare la sua vecchia
tata le farà scoprire radici indigene che le parlano di futuro più di quanto non facesse la grande città. Evelyn è una studentessa dell’Inghilterra edoardiana che osa interessarsi di botanica e salpare alla volta dell’India non per cercare un marito, ma una pianta da studiare. E poi c’è Goethe, lo scrittore, che durante il suo viaggio in Italia trova un’ispirazione decisiva e illuminante. Tre storie, tre epoche, tre luoghi diversi. Tre personaggi che, a un certo punto della loro vita, si ritrovano a cercare una pianta nota come Diengiei, che grazie a un’auto-metamorfosi costante sembrerebbe contenere in sé le caratteristiche di qualunque altra pianta al mondo. Viaggi diversi, ma uniti dall’ascolto di una natura senza tempo, in cui tutto risuona, tutto è connesso: l’urgenza delle emozioni, la necessità della riflessione, la sete di avventura e di giustizia. Che il Diengiei sia reale o leggendario alla fine non conta, nella ricerca trovano qualcosa di veramente prezioso: un sentiero da percorrere che dà serenità e appagamento alle loro vite. Un libro in cui immergersi, un romanzo audace e con una sorprendente potenza evocativa, da una delle voci più apprezzate della narrativa e della poesia indiana contemporanea.
Note biografiche
Janice Pariat è autrice di romanzi, racconti e raccolte poetiche per cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti. È nata in Assam ed è cresciuta a Shillong, Meghalaya. Ha studiato Letteratura inglese al St Stephen’s College di Delhi e Storia dell’arte alla School of Oriental and African Studies di Londra. Il suo esordio Boats on Land: A Collection of Short Stories è stato finalista al Frank O’Connor Prize e ha ricevuto il Crossword Book Award for Fiction. Tutto ciò che la luce tocca è vincitore del Sushila Devi Award, dell’Atta Galatta Prize e dell’AutHer Award for Fiction; è stato inoltre miglior libro del 2022 per il New Yorker. Vive a New Delhi con un gatto dai molti nomi.