Descrizione
Il volume affronta una questione estremamente rilevante e controversa: la relazione tra scienza, diritto e tecnologie emergenti. L’evoluzione tecnologica contribuisce, infatti, al mutamento del paradigma della ricerca scientifica, oggi riassunto con la formula di scienza aperta. Il testo approfondisce la portata di questa trasformazione, esaminandone modalità, sfide e opportunità, così come il percorso intrapreso a livello europeo per coniugare sviluppo tecnologico e protezione dei diritti. L’idea è che una scienza aperta, collaborativa, globale, inclusiva e pluralista, che tragga impulso e vantaggio dalle tecnologie emergenti, richieda un nuovo sistema di governance, capace di coordinare le istituzioni europee e nazionali, mettendo al centro quelle locali, vale a dire le università e i centri di ricerca. La riflessione filosofica sul diritto offre una cifra privilegiata per cogliere gli aspetti controversi e le tensioni del mutamento scientifico e tecnologico, politico ed economico, sociale e culturale e, dunque, per analizzare i temi della scienza aperta in modo unitario.
Note biografiche
Ludovica Paseri è assegnista di ricerca in Filosofia del diritto e Informatica giuridica presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino. Ha conseguito il doppio titolo di dottorato di ricerca in Law, Science and Technology presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e presso il Dipartimento di Informatica dell’Università del Lussemburgo. Le sue ricerche attuali investono la relazione tra diritto e tecnologie emergenti, con particolare riferimento ai temi della scienza, della governance del digitale e della protezione dei dati personali.