Descrizione
Questo libro analizza le posizioni sulla guerra e sulla pace di due diverse generazioni di sociologi, Dalle certezze di Comte, alla fiducia di Spencer e il cauto ottimismo di Tocqueville circa l'insostenibilità sociale della guerra, all'impegno di Durkheim, Simmel e Weber in "prima linea" a sostenere la comunità in guerra. Attraverso un'attenta rilettura del pensiero di questi autori si delinea una storia di sogni e di sentimenti profondamente europei.