Descrizione
Davanti all'attuale sfruttamento e messa a morte degli animali non umani, la filosofia non può esimersi da una critica alle ideologie che sostengono questa pratica.
La questione animale non è una questione morale, come hanno pensato i primi teorici animalisti, bensì una questione eminentemente politica che deve essere affrontata con gli strumenti messi a disposizione dalla più recente riflessione filosofica.
È la prospettiva assunta in questo fascicolo ed è rispecchiata dalla sua stessa struttura, che si snoda lungo tre vettori principali: un corpo a corpo con alcuni pensatori e pensatrici contemporanei che sull'Animale hanno riflettuto (Agamben, Adorno, Deleuze, Derrida, Haraway e Horkheimer), al fine di tradurre/tradire alcuni loro concetti in chiave antispecista; un attraversamento di confini, in modo da mostrare le correnti, più o meno carsiche, che accomunano l'antispecismo con altri movimenti di radicale contestazione dell'esistente (ecologismo, transfemminismo queer e antirazzismo) e, di conseguenza, le possibilità di interazione trasformativa; un confronto de/costruttivo con altre acquisizioni teoriche (tecnologiche, antropologiche e biologiche), per ribadire quanto ramificato possa essere un pensiero non-antropocentrico intorno agli animali e all'animalità e per fornire all'antispecismo ulteriori strutture portanti.