Critica della proprietà e dello stato

Editore:
Anno:
2017
ISBN:
9788898860654
DRM:
Social DRM

6,99 €


Descrizione

Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, incasellato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, a ogni azione, a ogni transazione, a ogni movimento, quotato, riformato, raddrizzato, corretto... Proudhon, noto per alcune espressioni icastiche come «la proprietà è un furto», è stato il primo pensatore sociale a definirsi anarchico. La sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta la nascita storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società. Questa scelta antologica, articolata per temi, propone alcuni brani essenziali ripresi da una produzione teorica vastissima e talvolta contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti, di stimolo alla riflessione attuale: il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale. a cura di Giampietro N. Berti Giampietro N. Berti (Bassano del Grappa, 1943) insegna Storia contemporanea nell'Università di Padova. Pierre-Joseph Proudhon (Besançon, 1809 - Passy, 1865), interlocutore/antagonista di Marx, polemista instancabile ed erudito autodidatta, è autore di scritti fondamentali per il pensiero politico contemporaneo come Che cos'è la proprietà?



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