Un giovane ufficiale dei carabinieri racconta l'avventura della missione italiana in Iraq e del sanguinoso attentato accaduto di fronte ai suoi occhi. Un racconto avvincente, interessante e curioso, dove la voce narrante si astiene dall'influenzare lo sguardo del lettore. La spontaneità trasparente dello scrittore nasce dal fatto che racconta un evento realmente accaduto. Nell'invenzione c'è artificio, nella verità c'è il dramma. In modo semplice e diretto lo scrittore prende per mano il lettore e lo conduce lungo le strade dell'Iraq. Ed è così che il lettore non si accontenterà più di rimanere affacciato alla finestra, ma si sentirà desideroso di scavalcarla per curiosare meglio ed è a questo punto che il libro lo inghiottirà sputandolo fuori in un deserto assolato, in un mercato affollato, in un obitorio dove le mosche voraci tormentano corpi inanimati.