Poi tacque e chiuse gli occhi facendo scivolare la lingua tra le labbra. Solo l'idea di quello che si stava accingendo a compiere gli procurò un'erezione. Ogni singola coltellata che avrebbe inferto a quel corpo era descritta nella sua mente. Provava un'eccitazione intensa che lo fece esaltare e seguendo le sue fantasie annusò i capelli della ragazza per aiutarsi ad incrementare la sua fitta di piacere. Un desiderio insostenibile gli accese l'animo, una frenesia incontrollabile gli scosse le membra e guidato dalla sua follia affondò i denti su quella carne che presto sarebbe stata da lui divisa in brandelli. Il grido di dolore di Maliba sottolineò il suo trionfo. Era onnipotente ed ora nessuno l'avrebbe più fermato.