Descrizione
Dal marzo 2004 al gennaio 2012 Gian Paolo Bonani, che nella sua vita si è occupato di far crescere le risorse umane nelle aziende per cui ha lavorato e nell'Università La Sapienza di Roma dove ha insegnato Comunicazione d'Impresa, accettò su richiesta del buon amico Pierluigi Vercesi di intrattenere una rubrica di libera invenzione sulla bella rivista mensile "Spirito diVino", diretta dall'eccellente Franz Botrè.
Ha tracciato una breve teoria di ritratti, situazioni, fenomeni che sono esperienza consueta per il buon bevitore, ma di cui talvolta si stenta ad ammettere, descrivendoli, il percorso deviante, creativo, onirico, estatico. Le 35 più 1 storie di questo almanacco tascabile fanno giustizia alle indicibili pene che derivano dal mancato riconoscimento della tensione eroico-erotica che il vino, bevuto e accettato in fibra, spinge a gustare, patire e interpretare. Gli attori si riconosceranno. Gli spettatori, astemi o miti assaggiatori, impareranno.