Descrizione
«Lavorare nella bocca del partito ha il suo fascino: permette (o almeno dà l'illusione) di addentrarsi nel misterioso mondo della censura e della propaganda cinesi. Ma per un giornalista europeo o americano non è una buona idea legare il proprio nome a una testata governativa cinese. Servire il popolo va bene, ma solo a tempo determinato. Credo però che per un giornalista ci sia anche un altro modo di "servire il popolo cinese", facendo allo stesso tempo un piacere a noi: tentare di andare oltre i luoghi comuni e le semplificazioni che spesso riempiono i nostri giornali e i nostri talk show. Provando a descrivere una realtà che è più multiforme e complessa di quella che ci fa comodo vedere.»