Descrizione
Quante vite servono per raccontare Venezia? Sospesa tra terra e acqua, leggenda e realtà, la città è da sempre una strepitosa macchina di avventure. Filosofi illuministi, poetesse improvvisatrici, cortigiane, donne di garbo, grandi salonnières, truffatori, giocatori d’azzardo, tutti sono andati in scena a Venezia. Evocato dalla sapienza narrativa e teatrale di Luca Scarlini, ciascuno riprende qui il suo posto nello spazio e nel tempo di una mappa di relazioni, esistenze e creazioni artistiche, dando vita a percorsi stravaganti e capricciosi. Il ritmo di questa Nuova guida sentimentale di Venezia si compone tra le parole dell’autore e i disegni di Alvise Bittente, un controcanto di immagini, visioni ironiche e qualche volta parodistiche, che costella le varie tappe nei luoghi del turismo, del lavoro, del mistero e del piacere. I sestieri della città prendono le sembianze di microcosmi ribattezzati dalla fantasia dell’autore: La Vena (la via di ingresso alla città), La Giungla (la complicatissima zona tra Rialto e San Marco), Il Pozzo (il Ghetto e i suoi dintorni), La Vasca (le Zattere), L’Ombra (la Giudecca) e L’Atollo (il Lido e le isole), ognuno con i propri stili e usanze. Eclettico e fluviale, questo libro dispone all’ascolto delle voci del tempo per ritrovare lo spirito di un luogo magico in cui «l’aria, l’acqua, il fuoco e la pietra non cessano di mescolarsi e mutare, giocare ai quattro cantoni o a rincorrersi»
Note biografiche
LUCA SCARLINI (Firenze, 1966), saggista, performer e drammaturgo, insegna presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e in altre istituzioni italiane e straniere. Tra i suoi libri: La sindrome di Michael Jackson. Bambini, prodigi, traumi (2012), Andy Warhol superstar. Schermi e specchi di un artista-opera (2014), Siviero contro Hitler. La battaglia per l’arte (2014), Ermafroditi. Chimere e prodigi del corpo tra storia, cultura e mito (2015), Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni (2015), Bianco tenebra. Giacomo Serpotta, il giorno e la notte (2017), Teatri d’amore (con i disegni di Alvise Bittente, 2018), Il Caravaggio rubato. Mito e cronaca di un furto (2018), L’ultima regina di Firenze. I Medici: atto finale (2018), L’uccello del paradiso. Mario Mieli e la lingua perduta del desiderio (2020). Ha curato inoltre: Costantinopoli (2018) e Amore e ginnastica (2015) di Edmondo De Amicis; Il bacio di una morta di Carolina Invernizio (2010) e Alfabeto Poli (2013). Autore radiofonico, voce di Rai Radio 3, ha condotto il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro, moda e scrive regolarmente su «Alias» e sul «Corriere della Sera» di Firenze.