Descrizione
Fin dalla sua nascita, la fotografia è stata utilizzata per identificare e classificare le persone, per mappare e sorvegliare i luoghi, e per raccogliere dati e prove. Con il progresso tecnologico, anche la sorveglianza si è evoluta: all'occhio vigile delle sentinelle e dei secondini si sono aggiunte telecamere, satelliti e droni. Internet ha connesso ogni angolo del globo creando una rete dalla quale è impossibile sfuggire senza rischiare l'isolamento sociale. Questo volume traccia la storia della sorveglianza nelle sue tappe fondamentali e, parallelamente, analizza la risposta degli artisti che con le loro opere esercitano una sorta di controffensiva e ci suggeriscono alternative per riconquistare spazi di libertà.
Note biografiche
Nato nel 1984 in Basilicata, è un fotografo sperimentale, un artista visivo e un docente. Indaga i limiti della fotografia spaziando dall’analogico al digitale e ibridandola con altre forme di espressione, dalle stampe ai sali d’argento su marmo fino alle performance audiovisive.
Nel 2016 ha vinto il Sony World Photography Award nella categoria still life con Pomodori Migranti, un progetto realizzato in omaggio ai braccianti agricoli e come denuncia del caporalato. Le sue opere sono state esposte in Europa e negli Stati Uniti e hanno vinto diversi premi.
È docente presso Accademia Italiana a Roma e tiene corsi in associazioni, scuole pubbliche e nello spazio di ricerca fotografico Il FotoStudio da lui fondato nel 2017.