Descrizione
Perché alcune società nazionali sono più divisive di altre? Come spiegare la presenza in Italia di conflitti sociali intensi e persistenti, nonché di azioni terroristiche negli anni ’70 e ’80? Quali fattori possono spiegare i fenomeni di inciviltà e illegalità diffuse, inclusa la presenza di organizzazioni criminali come le mafie? Ancora: perché il nostro Parlamento ha avuto difficoltà nel varare riforme sostenibili del sistema pensionistico? Perché ha cercato poi di abbandonarle?
Insomma: perché alcune società sono più ordinate, o meno disordinate, di altre? Il problema dell’ordine sociale (quindi quello di disordine) è da sempre al centro della riflessione dei classici della sociologia: da Marx a Spencer, da Durkheim a Weber, da Parsons a Boudon e Lockwood. Una teoria dell’ordine sociale e morale dovrebbe essere in grado di spiegare anche i fenomeni del disordine: di quello sociale e di quello istituzionale.
La tesi di questo libro è che permangano nel nostro paese fonti strutturali di conflitto sociale: sia di quello distributivo sia di quello, più radicale, che riguarda la legittimità dei valori che ispirano l’ordine di status. Sullo sfondo ci sono la perdita di fiducia nelle decisioni delle élites e le iniziative dei partiti populisti al governo. Anche, e forse soprattutto, la messa in discussione dell’idea di verità e la perdita di fiducia nella scienza — un valore e un’istituzione centrali nelle società occidentali.
Il volume raccoglie un insieme di ricerche che riguardano un periodo che va dal 1962 al 2023: dalla rivolta di Piazza Statuto a Torino al conflitto sociale e industriale alla Fiat (1969-80), all’esplosione dei conflitti dei Cobas (1987-88), sino all’interminabile conflitto sul sistema previdenziale (dal 1992 ad oggi). Sono considerati fenomeni come la grande emigrazione dal Mezzogiorno alle regioni del Nord, il declino del fordismo e dell’industria, la lunga crisi dei sindacati confederali, il costante declino demografico, il regno dell’imprevidenza pubblica nella gestione del sistema pensionistico, la diaspora della nostra meglio gioventù, i fenomeni di illegalità diffusa e decivilizzazione. Queste ricerche sono precedute da un testo inedito che definisce i termini del problema e che presenta uno sguardo d’insieme sui fenomeni considerati.