Descrizione
In ambito architettonico, nel corso degli ultimi trent'anni la nozione di
"densità" è stata oggetto di un rinnovato interesse, soprattutto alla luce
della crescente consapevolezza ecologica che ha imposto una profonda revisione di pratiche e approcci al progetto dello spazio urbano. Affermando la
salvaguardia del territorio come un nuovo imperativo categorico, una vasta
letteratura sulla dispersione urbana ha portato a intravedere nel ritorno alla
città densa e compatta la migliore strategia per costruire un futuro abitativo
maggiormente sostenibile. Al contempo si è diffuso un sentimento di "nostalgia verso la sola forma della città perduta" che rivela una certa parzialità
di analisi e rigidi dualismi interpretativi (città-campagna, centro-periferia,
urbano-periurbano). Tale impostazione disciplinare corre infatti il rischio di
banalizzare la reale complessità dei sistemi territoriali offuscando la dimensione contestuale dello sviluppo urbano.
In quest'ottica, il volume propone un diverso approccio alla lettura e al
progetto dello spazio abitativo con l'obiettivo di ridefinire strumenti analitico-progettuali che sappiano descrivere e interpretare le diverse forme di
densità che caratterizzano la condizione contemporanea. Passando da una
concezione statica e quantitativa della densità a una concezione più dinamica – incentrata sulla qualità delle relazioni tra le componenti dello spazio
urbano – si propone così uno slittamento semantico e concettuale verso la
nozione di "intensità".