Descrizione
Il volume è un'indagine su Maria Teresa Parpagliolo, e più in generale
sul progetto di paesaggio; muove infatti dall'intento di conoscere meglio
una progettista molto nota all'estero e poco studiata in Italia, nonostante
un'attività teorica e sperimentale intensa e significativa. Parpagliolo partecipò al progetto degli spazi verdi dell'E42, progettò, sempre a Roma, il
Cimitero militare francese di Monte Mario, il Parco dell'Hotel Cavalieri
Hilton, i comprensori residenziali di Casal Palocco, Olgiata, Vigna Clara,
il patio della sede RAI. Il libro si rivela, soprattutto, un'occasione preziosa
per riflettere su temi che alimentano il dibattito contemporaneo sull'architettura del paesaggio. Più che una biografia o una ricostruzione esaustiva
del lavoro di questa pioniera del progetto di paesaggio, il volume propone
una lettura critica, orientata a evidenziare la portata innovativa di alcuni
punti di vista di Parpagliolo su temi ancora molto attuali: la formazione e
le competenze specifiche di un architetto del paesaggio; la continua ridefinizione del campo di azione del paesaggista in rapporto ai mutamenti della
relazione uomo-ambiente; infine il rapporto tra teoria e pratica del progetto,
interpretato come scambio tra ricerca e professione, in grado di supportare
collaborazioni produttive tra la dimensione operativa e quella speculativa,
volta, quest'ultima, a costruire rappresentazioni, immaginari, significati,
contenuti estetici e poetici.