Descrizione
L’Olocausto non è mai avvenuto. Il pianeta non si sta riscaldando. I vaccini causano l’autismo. Non esiste una cosa come l’aids. La Terra è piatta.
Il negazionismo si presenta in molte forme; la sua influenza è insidiosa, le sue tecniche perniciose. I negazionisti del cambiamento climatico hanno creato istituzioni ben finanziate e gruppi di pressione per contrastare l’azione contro il riscaldamento globale. I negazionisti dell’Olocausto hanno tormentato gli storici e denigrato i sopravvissuti. I negazionisti dell’Aids hanno impedito programmi di cura in Africa. E se dietro tutto questo – già di per sé abbastanza grave – in realtà si nascondessero desideri molto più oscuri, inconfessabili? Se i negazionisti potessero parlare dal profondo del proprio cuore, cosa ci direbbero?
Keith Kahn-Harris si propone non solo di svelare le argomentazioni dei negazionisti, ma di indagare su cosa c'è dietro di esse. Le conclusioni a cui giunge sono scomode e scioccanti. In un mondo di fake news e "post-verità", i negazionisti sono destinati a vincere?
«Questo libro parla del negazionismo, del pericolo che rappresenta e di cosa possiamo fare al riguardo. Il negazionismo è più di un’altra semplice manifestazione di banali inganni e autoinganni. Rappresenta la trasformazione della pratica quotidiana della negazione in un nuovo modo di vedere il mondo e – cosa più importante per quanto concerne questo libro – in un risultato collettivo. La negazione è furtiva e abitudinaria, il negazionismo è combattivo e straordinario. La negazione nasconde la verità, il negazionismo costruisce una verità nuova e migliore.»
Il negazionismo si presenta in molte forme; la sua influenza è insidiosa, le sue tecniche perniciose. I negazionisti del cambiamento climatico hanno creato istituzioni ben finanziate e gruppi di pressione per contrastare l’azione contro il riscaldamento globale. I negazionisti dell’Olocausto hanno tormentato gli storici e denigrato i sopravvissuti. I negazionisti dell’Aids hanno impedito programmi di cura in Africa. E se dietro tutto questo – già di per sé abbastanza grave – in realtà si nascondessero desideri molto più oscuri, inconfessabili? Se i negazionisti potessero parlare dal profondo del proprio cuore, cosa ci direbbero?
Keith Kahn-Harris si propone non solo di svelare le argomentazioni dei negazionisti, ma di indagare su cosa c'è dietro di esse. Le conclusioni a cui giunge sono scomode e scioccanti. In un mondo di fake news e "post-verità", i negazionisti sono destinati a vincere?
«Questo libro parla del negazionismo, del pericolo che rappresenta e di cosa possiamo fare al riguardo. Il negazionismo è più di un’altra semplice manifestazione di banali inganni e autoinganni. Rappresenta la trasformazione della pratica quotidiana della negazione in un nuovo modo di vedere il mondo e – cosa più importante per quanto concerne questo libro – in un risultato collettivo. La negazione è furtiva e abitudinaria, il negazionismo è combattivo e straordinario. La negazione nasconde la verità, il negazionismo costruisce una verità nuova e migliore.»
Note biografiche
Keith Kahn-Harris – Sociologo e scrittore, residente a Londra. È docente presso il Leo Baeck College e il Birkbeck College ed è il direttore del progetto European Jewish Research Archive presso l’Institute for Jewish Policy Research. Collabora con diverse testate tra cui The Guardian, New Humanist, Prospect, Haaretz, The Forward e New Statesman. I suoi libri più recenti sono The Babel Message: A Love Letter to Language (Icon 2021) e What Does A Jew Look Like? (Five Leaves 2022).
Francesco Foti – Consulente nella comunicazione, copywriter, esperto di web e social. Ha pubblicato "Giorni migliori" (Imprimatur, 2017), "Per cosa ci battiamo" (People, 2018) e "Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa" (People, 2019). Sempre per People, ha curato i testi di "La banalità del ma" di Mauro Biani (2019), e la traduzione di "La sfida più grande" di Bernie Sanders (2019).