Descrizione
Tutte le belle cose che mi circondano le vedo quasi sempre 'di passaggio',
di sfuggita e invece potrei trascorrere ore intere a contemplare la bellezza
di certi paesaggi, certi cieli, la gente che passa... Trovo tante cose,
in questo momento, da ammirare senza premura, senza correre:
la cupola del palazzo del sultano illuminata, una moschea a forma
di torta con i suoi quattro snelli minareti che fanno da candeline
nella stessa direzione, le case su palafitta in mezzo al fiume, le colline nere che si stagliano contro il cielo notturno stellato, con qualche pennacchio di nuvola bianca
e gli ultimi lampi del temporale appena passato che illuminano
ad intermittenza l'orizzonte meridionale; e poi le onde scure
del fiume solcato dalle ultime barche della serata e le potenti torce elettriche sorrette a mano dai loro conducenti; e ancora, l'odore dell'acqua e il suono rilassante
dello sciabordio di quest'ultima contro la base della banchina...
Paolo Coluzzi si trovava a Bristol,
in Inghilterra, dove aveva appena terminato un dottorato di ricerca, quando un giorno trova un annuncio dal Sultanato del Brunei: in quel lontano paese cercano un insegnante di italiano e spagnolo. Decide di fare domanda e, dopo un colloquio
a Londra, gli viene offerto un contratto di tre anni per insegnare presso l'università locale. E così da un giorno all'altro si trova proiettato a 12.000 chilometri da casa sua, su una
delle isole più esotiche del mondo, l'isola del Borneo. Questo libro racconta le sue vicissitudini,
la scoperta di questo nuovo mondo così differente dal nostro, la dolcezza della gente, le sue tradizioni, la sua incredibile natura, oltre ai vari viaggi che durante quel periodo intraprende per il Sud-Est asiatico. All'inizio l'idea di rimanere per tre anni da solo così lontano dalla sua cultura lo spaventa, ma più passa il tempo e più si rende conto di amare quel piccolo Paese,
e alla fine può felicemente constatare di aver passato nel Borneo uno
dei periodi più ricchi e più belli della sua vita.