Descrizione
Questo è un libro suggestivo e sorprendente perché strana è la protagonista, una ragazza con un cervello molto speciale (dalla nascita), che vede poco, non sa leggere né camminare da sola, ma inventa frasi surreali e conia parole (come l'autobiografica Filololò del titolo) e sa a memoria centinaia di brani musicali.
Due voci, quelle della madre e del padre, fanno canto e controcanto (ora intimo, ora quasi filosofico) alla storia straordinaria di Filololò che rema nell'aria.
Un libro un po' matto, poetico e surreale, sulla storia di una signorina dolce e sghemba.
Per tutti quelli che restano convinti che si legge con il cuore e si aprono all'interpretazione di una voce misteriosa.
Alessia è clinicamente una paziente con esiti permanenti da meningoencefalocele occipitale, tecnicamente una disabile con handicap gravissimi, sanitariamente una persona non autosufficiente, giuridicamente un soggetto interdetto, assistenzialmente una invalida al cento per cento.
Alessia non sa alzarsi, stare in piedi, camminare da sola. Alessia non sa vestirsi, non sa lavarsi, non sa bere autonomamente. Alessia non dice: ho fame, mi annoio, non ti sopporto, metti su i Beatles. Alessia ci vede pochissimo, non sa leggere, non sa com'è fatto un cd e che cosa c'è scritto sulla copertina. ⦋…⦌ Ma ogni giorno, con la sua voce e le sue invenzioni verbali, ci spiazza e ci fa compagnia.