Descrizione
Questo volume mette in luce come il tradizionale ruolo del credito quale supporto all'economia reale assuma marcati profili di responsabilità sociale in particolar modo nel contesto della pandemia da Covid-19, che ha amplificato povertà e disuguaglianze tanto da generare fratture economico-sociali. L'Arcivescovo di Milano, nel suo contributo Il gigante Arrogante e Pino il meschino, ci interroga sul futuro del sistema finanziario: «Sembra che ci sia un certo consenso sul fatto che il gigante sia ora ammalato. Vale la pena di cercare rimedi? Ci si deve piuttosto augurare che scompaiano dalla terra i temibili giganti e che cominci un'era nuova? Si può immaginare un modo diverso di abitare la terra, di soccorrere Pino il meschino e quelli come lui?». L'esame delle radici storiche della funzione economica e sociale dell'intermediazione esercitata dalla banca evidenzia come l'attuale credito mutualistico di comunità non solo rappresenti una forma di biodiversità finanziaria, ma anche un'espressione di 'generatività efficiente'.
Centrale il tema dell'insolvenza e delle connotazioni etiche negative normalmente a essa associate, che influenzano l'accoglienza da parte della società verso politiche di rinegoziazione o di condono del debito. Di qui la particolare attenzione dedicata alla concreta esperienza dei prestiti di soccorso finalizzati a consentire l'accesso al credito a persone considerate non più 'bancabili'. Questo volume raccoglie riflessioni ed esperienze sviluppate in Università Cattolica nel percorso a più voci finalizzato a valorizzare, in una prospettiva educativa, il Documento Oeconomicae et Pecuniariae Quaestiones.