Descrizione
Il saggio di Otto Apelt La dottrina delle categorie di Aristotele presenta una delle interpretazioni più significative della dottrina aristotelica delle categorie all’interno dell’ampio dibattito che, nel corso dell’Ottocento, ha coinvolto personalità di spicco come Trendelenburg, Zeller, Brandis, Bonitz, Prantl, Steinthal e Brentano. Apelt muove da una concezione antiparmenidea dell’essere, a partire dalla quale propone un’interpretazione logico-semantica delle categorie come significatidell’essere. Tale lettura è integrata da un confronto con la concezionekantiana e da un’analisi degli antecedenti storici della dottrina dellecategorie di Aristotele, fra i quali spicca il nome di Platone.
L’introduzione di Venanzio Raspa offre un’attenta ricostruzionedelle varie interpretazioni (linguistica, ontologica, semantica, evolutiva, storicistica) che sono state date della dottrina aristotelica delle categorie; esamina le questioni relative alla loro completezza, deduzione e origine storica; colloca le tesi di Apelt all’interno del dibattito ottocentesco e ne ripercorre le vicende nella letteratura successiva.
L’introduzione di Venanzio Raspa offre un’attenta ricostruzionedelle varie interpretazioni (linguistica, ontologica, semantica, evolutiva, storicistica) che sono state date della dottrina aristotelica delle categorie; esamina le questioni relative alla loro completezza, deduzione e origine storica; colloca le tesi di Apelt all’interno del dibattito ottocentesco e ne ripercorre le vicende nella letteratura successiva.