Descrizione
Carlo Emilio Gadda è stato tra i massimi innovatori della letteratura del Novecento; ha narrato il caos frammentario dell'esistenza, dove pezzi di realtà si aggrovigliano, si pasticciano l'uno nell'altro, e nel quale ogni elemento è a sua volta l'origine di una rete di connessioni che si interseca con le altre
già esistenti. Ne
La cognizione del dolore ha sondato in questo modo i meandri della sofferenza del singolo (cioè di sé stesso) come un'oppressione crescente che alla fine riguarda tutti; in
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana la trama del romanzo giallo nasconde l'impossibilità di connettere fra loro le cause degli eventi, immersi in un vortice che finisce per negare anche la realtà umana. A tutto ciò fa fronte un linguaggio che raggiunge la massima espressione descrittiva diventando a sua volta frammentario, che mescola italiano colto, anche aulico, dialetti reali e modificati, espressioni maccheroniche, perché, diceva, «ciò che interessa è la potenza, la tensione espressiva, il voltaggio espressivo… e indipendentemente dal perbenismo accademizzante a cui si possa essere più o meno vicini».