Descrizione
La Sicilia fa problema. Lo dicono e ripetono politici, sociologi e storici. A livello culturale poi la letteratura siciliana ha una forza autoctona che le conferisce un risalto e un’eccellenza peculiari; nel bene e nel male, paradossalmente: non si è italiani se non si è mentalmente siciliani. A dispetto di quanti pensano al Gattopardo come a una narrazione semplice, astrattamente staccata dal tempo e dalle caratteristiche socio-geografiche dell’isola, la linea siciliana qui individuata pone questa narrazione in un rapporto di contiguità con il duro e straniato realismo di altre opere di autori siciliani. Verga, De Roberto, Pirandello, Sciascia, Consolo propongono una visione della Sicilia intrisa di realtà, visione, dunque, che ha poco di simbolico e metaforico.
I tratti così messi in luce contribuiscono in maniera determinante a porre la letteratura italiana a fianco dei momenti più alti di quella occidentale. Senza i romanzi siciliani, sostiene l’autore, la nostra narrativa sarebbe a livello di un conservatorismo di provincia, sia pure punteggiato da opere minori interessanti. Solo con e dopo Verga si apre la strada verso la modernità
Indice: Premessa. Il rinascimento siciliano del 1880 - Introduzione. Effetto Sicilia - Verga - Capuana - De Roberto - Pirandello - Tomasi di Lampedusa - Donne e mafia - Sciascia - Fra Consolo e Camilleri