Quale futuro per la scuola (pubblica)?

Anno:
2017
ISBN:
9788878852181
DRM:
Social DRM

7,99 €


Descrizione

La professione dell’insegnante è senza dubbio una delle esperienze più stimolanti. Il solo avere consapevolezza che il tuo rapporto col bambino o con il ragazzo avrà comunque una qualche influenza sulla sua vita ti carica di responsabilità ma può anche essere fonte di grandi soddisfazioni. In ogni caso non è un lavoro qualunque, è una scelta di vita. Io fortunatamente ho potuto fare questa scelta per oltre un quarto di secolo e anche quando sono stato chiamato a fare il legislatore ho naturalmente scelto di occuparmi di scuola. Le due esperienze sono sempre state strettamente legate, direi che si sono compenetrate al punto che posso dire di non essermi mai allontanato dalla scuola. Fermamente convinto che il compito del docente è quello di aiutare e rispettare sempre la persona che gli viene affidata, mi sono spinto a cercare le ragioni più profonde degli ordinamenti scolastici e il loro rapporto con la didattica e con la società. Queste ragioni profonde le ho trovate in quel meraviglioso testo che è la prima parte della nostra Costituzione. Proprio dal dibattito che i padri costituenti svilupparono in quella circostanza mi è venuta l’idea di vedere come in oltre sessant’anni di vita repubblicana questi valori siano stato declinati. Ovviamente la mia ricerca si è maggiormente soffermata sugli ultimi tre decenni perché sono stati quelli che più mi hanno coinvolto direttamente. Sono consapevole che alcune mie valutazioni possono avere qualche carenza in termini di obiettività ma questo è attribuibile unicamente alla passione che io nutro per la scuola.


Note biografiche

<p>Ha insegnato per 27 anni nella scuola media. È stato senatore (X e XI legislatura), membro della Commissione istruzione, e ha presentato numerosi disegni di legge sulla scuola, l’università e la formazione professionale. È stato sottosegretario per la pubblica istruzione nel secondo governo Amato.</p>

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