Descrizione
Questo libro ripercorre la storia dello sviluppo degli studi e dei piani sulle portaerei italiane fino al secondo conflitto mondiale e sull’inedita e non realizzata trasformazione della corazzata Impero in portaerei di squadra. Lo spunto per la redazione dell’opera viene dal rinvenimento dell’archivio personale dell’architetto navale Campagnoli dell’Ufficio Studi Ansaldo, dove si documenta per la prima volta l’impiego di armi come le V1 imbarcate, del jumper per il decollo e la reintroduzione della prua a bulbo progettata per le corazzate classe Vittorio Veneto. La nuova documentazione rivela lo studio di trasformazione di una delle quattro corazzate classe Vittorio Veneto, la RN Impero. Tale unità era in uno stato di avanzato approntamento per le sole componenti dello scafo e motori. Nel periodo 1941-43 si susseguono una serie di studi in Ansaldo per la sua conversione in portaerei, che prevedono tra l’altro la sistemazione per l’imbarco di Fi-103 (le V1 tedesche). Successivamente le V1 furono rimosse dai piani costruttivi per far posto al jumper. Altra novità è la presenza nei disegni della portaerei delle armi antinave (DAAC) progettate dall’ingegner Campini. Inoltre, il volume contiene anche una valutazione inedita del sistema antisiluro Pugliese basata su fonti russo-tedesche.