Descrizione
Il presupposto di questo testo è che le differenze tra uomini e donne non sono poi così tante. Non sono tante se consideriamo la complessità dell'esperienza umana, non sono tante se pensiamo che siamo tutti figli e figlie della stessa cultura. Una cultura familistica, in cui le donne italiane lavorano meno della media delle donne europee e sopperiscono alle carenze del welfare. La trasmissione di credenze, valori e ruoli sociali è il cuore dell'educazione: nelle case, nelle istituzioni.
L'intento di questo volume è, da una parte, decostruire l'ovvio, riconoscendo gli stereotipi di genere nel linguaggio, nelle immagini, nei libri di testo della scuola primaria, nel canone letterario. Dall'altra proporre un'idea di formazione pedagogica che parta dal sé, poiché nessuno può dirsi esente dall'incorrere in stereotipi di genere, sia nella vita personale che professionale. Proprio per il suo potenziale trasformativo, la pedagogia di genere dovrebbe far parte del bagaglio di ognuno. Questo testo contiene delle proposte: materiali, ricerche, giochi, per l'insegnante e per chiunque senta responsabilità educative. Strumenti per costruire una cultura della parità.