Descrizione
Questo secondo volume dei Quaderni dell’Informazione spiega sulla base di testimonianze dirette perché ogni anno in Italia centinaia di cronisti subiscono aggressioni, minacce ritorsioni. Perché alcuni sono protetti dalla polizia. Perché scrivere certe notizie è rischioso e in alcune regioni lo è ancora di più. Cosa accade in Calabria, in Campania, in Sicilia. Cosa accade nel pianeta inesplorato dei cronisti che subiscono la censura imposta con la violenza. Lo dicono i dieci giornalisti che hanno accettato di confessare alla Commissione Parlamentare Antimafia le loro drammatiche esperienze: condizionamenti mafiosi, politici, affaristici, economici, abusi, intimidazioni subdole e trasversali. Lo confermano dieci rappresentanti sindacali e dell’Ordine dei Giornalisti. Era ora che la il Parlamento alzasse lo sguardo su questo mondo di abusi e di violenza, scrivono nei saggi introduttivi Angelo Agostini, Lirio Abbate e Alberto Spampinato. Lo stupore del senatore genovese. Enrico Musso: “Non immaginavo accadessero queste cose”. In Calabria le minacce fanno parte di “una cultura”, spiega Giovani Tizian. In Sicilia l’opacità è la premessa di ogni censura, scrive Dario Barà . In Campania le minacce ai giornalisti non si contano più, racconta Pio Lamberto Stampa. Le venti audizioni integrali. La relazione della Commissione Antimafia che sollecita Governo e Parlamento a intervenire.